Google Ads ha annunciato che gli annunci “solo chiamata” verranno disabilitati. Per anni, questo formato è stato una risorsa preziosa per chi puntava sul contatto telefonico diretto, soprattutto in settori come assistenza tecnica, servizi locali e consulenze. Ma Google ha deciso di voltare pagina. Il motivo? Migliorare la qualità dei lead e ridurre le chiamate indesiderate, che spesso non portavano a conversioni reali.
Perché questo cambiamento
Gli annunci di sola chiamata avevano un limite evidente: molti utenti chiamavano senza avere informazioni sufficienti, generando conversazioni poco produttive e costi elevati per le aziende. Inoltre, l’esperienza utente era ridotta, perché non offriva altre opzioni di interazione. Google vuole spingere verso un approccio più completo, dove la chiamata è una possibilità, non l’unica.
Cosa succede ora
Non sparisce la possibilità di ricevere chiamate, ma cambia il modo in cui vengono integrate nelle campagne. Gli annunci “solo chiamata” non potranno più essere creati e quelli esistenti verranno gradualmente disattivati. Al loro posto, Google propone soluzioni più flessibili: estensioni di chiamata e asset click-to-call all’interno di annunci standard. In questo modo, l’utente potrà scegliere se telefonare, visitare il sito o compilare un modulo.
Quali alternative usare
Per continuare a sfruttare il canale telefonico, le aziende possono:
Estensioni di chiamata negli annunci di ricerca.
Asset di chiamata integrati in campagne più complete.
Lead Form Extension, per raccogliere contatti qualificati prima della telefonata.
Campagne Performance Max, che permettono di inserire numeri di telefono tra gli asset.
Come adattare la strategia
Se gran parte delle conversioni arrivava da telefonate dirette, è il momento di ripensare il funnel. Un esempio pratico: un’impresa di servizi idraulici che prima puntava tutto sulle chiamate dovrà ora ottimizzare il sito per il mobile, con pulsanti click-to-call ben visibili, ma anche form rapidi per chi preferisce scrivere. Inoltre, sarà utile integrare più touchpoint, come chat e richieste via email, per non perdere opportunità.
Google non sta togliendo le chiamate, ma le sta inserendo in un contesto più ricco e bilanciato. Chi saprà adattarsi, integrando più modalità di contatto e curando l’esperienza utente, non solo manterrà le conversioni telefoniche, ma potrà ampliare le opportunità di acquisizione.
Google Ads dice addio agli annunci “solo chiamata”: cosa cambia e come adattarsi
Google Ads ha annunciato che gli annunci “solo chiamata” verranno disabilitati. Per anni, questo formato è stato una risorsa preziosa per chi puntava sul contatto telefonico diretto, soprattutto in settori come assistenza tecnica, servizi locali e consulenze. Ma Google ha deciso di voltare pagina. Il motivo? Migliorare la qualità dei lead e ridurre le chiamate indesiderate, che spesso non portavano a conversioni reali.
Perché questo cambiamento
Gli annunci di sola chiamata avevano un limite evidente: molti utenti chiamavano senza avere informazioni sufficienti, generando conversazioni poco produttive e costi elevati per le aziende. Inoltre, l’esperienza utente era ridotta, perché non offriva altre opzioni di interazione. Google vuole spingere verso un approccio più completo, dove la chiamata è una possibilità, non l’unica.
Cosa succede ora
Non sparisce la possibilità di ricevere chiamate, ma cambia il modo in cui vengono integrate nelle campagne. Gli annunci “solo chiamata” non potranno più essere creati e quelli esistenti verranno gradualmente disattivati. Al loro posto, Google propone soluzioni più flessibili: estensioni di chiamata e asset click-to-call all’interno di annunci standard. In questo modo, l’utente potrà scegliere se telefonare, visitare il sito o compilare un modulo.
Quali alternative usare
Per continuare a sfruttare il canale telefonico, le aziende possono:
Come adattare la strategia
Se gran parte delle conversioni arrivava da telefonate dirette, è il momento di ripensare il funnel. Un esempio pratico: un’impresa di servizi idraulici che prima puntava tutto sulle chiamate dovrà ora ottimizzare il sito per il mobile, con pulsanti click-to-call ben visibili, ma anche form rapidi per chi preferisce scrivere. Inoltre, sarà utile integrare più touchpoint, come chat e richieste via email, per non perdere opportunità.
Articoli recenti
Categorie
Business Overview
Contatti
Via Mario Giuntini 29, 56021- Navacchio (PI)
(+39) 339 8041866
info@intouch-srl.com
Lunedì-Venerdì: 09:00 - 18:00