L’11 dicembre 2025 Google ha iniziato il rilascio del Core Update di dicembre 2025, un aggiornamento ampio dei suoi sistemi di ranking che potrebbe impiegare fino a tre settimane per completarsi. È un update globale e “regolare”, pensato per far emergere risultati più rilevanti e soddisfacenti per chi cerca, con impatti potenziali su diversi verticali e feature come Discover e featured snippets. Puoi seguire lo stato del rollout in tempo reale tramite il Search Status Dashboard.
Perché Google rilascia Core Update
I Core Update non mirano a colpire singoli siti o pratiche specifiche, ma ad affinare l’insieme dei sistemi di valutazione dei contenuti. L’obiettivo è premiare pagine utili, originali, affidabili e pensate prima di tutto per le persone, scoraggiando metriche di qualità surrogate o contenuti ottimizzati solo per “piacere” ai motori. Google ha ribadito che non esistono azioni tecniche immediate garantite per “recuperare” durante un Core Update; occorre concentrare il lavoro su contenuti people‑first e su un’esperienza coerente nel tempo.
Contesto 2025: timeline e natura dell’update
Quello di dicembre è il terzo Core Update del 2025 (dopo marzo e giugno), in un anno che ha visto anche un Spam Update ad agosto. La finestra di rollout estesa suggerisce volatilità intermittente: movimenti iniziali nelle prime 24‑48 ore, nuovi “tremors” intorno alla seconda settimana e ulteriori assestamenti fino alla chiusura. Report di monitoraggio indipendenti hanno osservato picchi attorno al 13 dicembre e un’ulteriore ondata tra il 20 e il 21 dicembre, in linea con dinamiche già viste nei rilasci passati.
Aggiornamenti continui: cosa cambia nella comunicazione di Google
Due giorni prima dell’update, la documentazione di Google è stata aggiornata per chiarire che esistono piccoli Core Update continui: miglioramenti di contenuto e di sito possono essere riconosciuti anche al di fuori dei momenti annunciati. È una puntualizzazione importante per chi lavora su piani editoriali di medio periodo, perché rafforza l’idea di ottimizzazione progressiva e monitoraggio costante, anziché “attendere il prossimo core”.
Cosa aspettarsi durante il rollout
Nelle tre settimane di rollout è normale vedere oscillazioni. Siti e sezioni possono guadagnare o perdere visibilità per poi rientrare su livelli più stabili. La raccomandazione è evitare azioni drastiche mentre l’update è in corso, distinguendo l’effetto dell’algoritmo da altri fattori (stagionalità natalizia, campagne paid, problemi tecnici, modifiche editoriali). Il monitoraggio di strumenti terzi evidenzia trend non omogenei tra settori, con quote di traffico e posizionamenti che possono variare rispetto al 2024.
Cosa fare (e cosa evitare) durante un Core Update
Cosa fare:
Continua a pubblicare contenuti di qualità, pensati per rispondere alle domande degli utenti.
Aggiorna articoli esistenti con informazioni più recenti, dati aggiornati e approfondimenti.
Migliora la struttura dei contenuti: titoli chiari, paragrafi ben organizzati, link interni utili.
Verifica la velocità del sito e l’esperienza mobile: sono fattori che incidono sulla soddisfazione dell’utente.
Cosa evitare:
Non cambiare tutto di colpo: interventi drastici possono peggiorare la situazione.
Non inseguire “trucchi” SEO: keyword stuffing, link artificiali e altre scorciatoie non funzionano.
Non ignorare i segnali: se un contenuto perde posizioni, chiediti se è ancora utile e completo.
Come monitorare correttamente
Per capire l’impatto dell’update, osserva:
Traffico organico: confronta i dati prima e dopo il rollout.
Query principali: quali keyword hanno perso o guadagnato posizioni?
CTR e impression: un calo di CTR con posizione stabile può indicare problemi nel titolo o nella meta description.
Engagement: tempo di lettura, scroll, click interni. Sono segnali di soddisfazione dell’utente.
Strumenti come Google Search Console e Google Analytics sono indispensabili per questa analisi.
Uno sguardo al futuro
Il Core Update di dicembre 2025 ribadisce una direzione netta: Google continua a premiare contenuti scritti per le persone, supportati da evidenze, chiarezza e utilità concreta. Per il 2026, attendiamoci un’ulteriore enfasi su segnali di affidabilità, tracciabilità delle fonti e qualità dell’esperienza. Il cambio di prospettiva sulla continuità degli aggiornamenti invita le aziende a investire in cicli editoriali iterativi, dove ogni articolo viene visto come un asset da mantenere e far crescere nel tempo, non come “una pubblicazione e via”.
Google Core Update – dicembre 2025
L’11 dicembre 2025 Google ha iniziato il rilascio del Core Update di dicembre 2025, un aggiornamento ampio dei suoi sistemi di ranking che potrebbe impiegare fino a tre settimane per completarsi. È un update globale e “regolare”, pensato per far emergere risultati più rilevanti e soddisfacenti per chi cerca, con impatti potenziali su diversi verticali e feature come Discover e featured snippets. Puoi seguire lo stato del rollout in tempo reale tramite il Search Status Dashboard.
Perché Google rilascia Core Update
I Core Update non mirano a colpire singoli siti o pratiche specifiche, ma ad affinare l’insieme dei sistemi di valutazione dei contenuti. L’obiettivo è premiare pagine utili, originali, affidabili e pensate prima di tutto per le persone, scoraggiando metriche di qualità surrogate o contenuti ottimizzati solo per “piacere” ai motori. Google ha ribadito che non esistono azioni tecniche immediate garantite per “recuperare” durante un Core Update; occorre concentrare il lavoro su contenuti people‑first e su un’esperienza coerente nel tempo.
Contesto 2025: timeline e natura dell’update
Quello di dicembre è il terzo Core Update del 2025 (dopo marzo e giugno), in un anno che ha visto anche un Spam Update ad agosto. La finestra di rollout estesa suggerisce volatilità intermittente: movimenti iniziali nelle prime 24‑48 ore, nuovi “tremors” intorno alla seconda settimana e ulteriori assestamenti fino alla chiusura. Report di monitoraggio indipendenti hanno osservato picchi attorno al 13 dicembre e un’ulteriore ondata tra il 20 e il 21 dicembre, in linea con dinamiche già viste nei rilasci passati.
Aggiornamenti continui: cosa cambia nella comunicazione di Google
Due giorni prima dell’update, la documentazione di Google è stata aggiornata per chiarire che esistono piccoli Core Update continui: miglioramenti di contenuto e di sito possono essere riconosciuti anche al di fuori dei momenti annunciati. È una puntualizzazione importante per chi lavora su piani editoriali di medio periodo, perché rafforza l’idea di ottimizzazione progressiva e monitoraggio costante, anziché “attendere il prossimo core”.
Cosa aspettarsi durante il rollout
Nelle tre settimane di rollout è normale vedere oscillazioni. Siti e sezioni possono guadagnare o perdere visibilità per poi rientrare su livelli più stabili. La raccomandazione è evitare azioni drastiche mentre l’update è in corso, distinguendo l’effetto dell’algoritmo da altri fattori (stagionalità natalizia, campagne paid, problemi tecnici, modifiche editoriali). Il monitoraggio di strumenti terzi evidenzia trend non omogenei tra settori, con quote di traffico e posizionamenti che possono variare rispetto al 2024.
Cosa fare (e cosa evitare) durante un Core Update
Cosa fare:
Cosa evitare:
Come monitorare correttamente
Per capire l’impatto dell’update, osserva:
Strumenti come Google Search Console e Google Analytics sono indispensabili per questa analisi.
Uno sguardo al futuro
Il Core Update di dicembre 2025 ribadisce una direzione netta: Google continua a premiare contenuti scritti per le persone, supportati da evidenze, chiarezza e utilità concreta. Per il 2026, attendiamoci un’ulteriore enfasi su segnali di affidabilità, tracciabilità delle fonti e qualità dell’esperienza. Il cambio di prospettiva sulla continuità degli aggiornamenti invita le aziende a investire in cicli editoriali iterativi, dove ogni articolo viene visto come un asset da mantenere e far crescere nel tempo, non come “una pubblicazione e via”.
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